Volete conoscere la Spagna del Nord? Allora seguitemi nel mio itinerario!
Itinerari Spagna,  Madrid,  Spagna

Itinerario Spagna del Nord

Quello che vi descrivo in questo post è un itinerario che si snoda lungo tutta la parte settentrionale della Spagna toccandone ben 6 regioni diverse: Castilla y LeónAsturiasCantabriaPaís VascoNavarraAragona (per un approfondimento sul territorio della Spagna settentrionale vi rimando alla pagina sulla Spagna del Nord). E’ un itinerario un po’ impegnativo con moltissimi posti da vedere, ma che se ben organizzato nei tempi e nelle tappe, saprà regalarvi grandissime emozioni!

Per me è stato un bellissimo viaggio, alla scoperta di una parte della Spagna meno battuta dal turismo e un po’ meno conosciuta, ma che offre paesaggi e luoghi storici di altissimo interesse e di una bellezza sorprendente.

L’itinerario si è svolto dal 6 al 15 agosto con una durata di 10 giorni e 9 notti.
Volendo può essere suddiviso in percorsi più ridotti se il tempo a vostra disposizione fosse inferiore o se preferiste dedicare più giorni alla visita di alcune singole città o luoghi in particolare e si può comunque adattare a seconda delle vostre esigenze.

All’itinerario può essere aggiunta anche la Galicia, la regione di Santiago de Compostela e A Coruña, una terra che con i suoi 1200 km di costa selvaggia offre dei panorami a dir poco spettacolari. 
Rientrando di tutto diritto nella Spagna settentrionale, potrebbe sembrare una grande assente in questo itinerario, ma un motivo c’è. Ho visitato la Galicia in un’altra occasione, di cui vi parlerò presto, ovvero all’interno di un viaggio lungo tutto il Portogallo, in cui mi sono spinta fino all’estremo nord della Spagna sconfinando per esplorare questa terra magica. 
Niente vi vieta però di aggiungere anche la Galicia al vostro itinerario ed IzzieTrip è qui per questo! 
Voi chiedete e io vi costruisco il vostro itinerario perfetto!

Ma torniamo a noi! Il nostro punto di partenza per questo itinerario è stato Madrid che però consiglio di visitare separatamente, per dedicarle lo spazio ed il tempo che merita. Nel caso abbiate molti giorni a disposizione, potrete concentrarvi una settimana su Madrid e partire poi alla scoperta di questo itinerario, ma tenete presente che Madrid ha un sacco di posti e città interessanti che sono facilmente e velocemente raggiungibili in treno come SegoviaToledo, Cuenca, Avila e molte altre e io tendo comunque  a preferire tener separate le due possibilità, ovvero viaggio a Madrid con visita in treno ad altre città oppure itinerario Spagna del Nord.

Iniziamo quindi e partiamo col nostro itinerario!

Il nostro volo atterrava alle 10 di mattina, quindi appena arrivati abbiamo ritirato l’auto che avevamo prenotato anticipatamente e siamo subito partiti per la nostra prima tappa: SALAMANCA.

Iscritta nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, Salamanca schiera i suoi quartieri monumentali dal ponte romano alla porta di Zamora. Palazzi ed edifici religiosi costellano la città intorno all’illustre Università, la cui splendida facciata costituisce l’emblema dell’arte plateresca.

 

Sia di sera con l’illuminazione artificiale sia di giorno sotto il sole che la inonda, Salamanca sembra avvolta in un alone di magia.

Catedral de Salamanca

Prima visita della città nel pomeriggio e pernottamento al TRYP Salamanca Centro, ottimo hotel in posizione centrale con prezzi più che abbordabili (57 Euro in camera doppia).

Il giorno seguente in mattinata abbiamo proseguito la visita della città e nel pomeriggio siamo partiti per la nostra seconda tappa: BURGOS

Lungo la strada, ad una sessantina di km da Salamanca abbiamo fatto una sosta a ZAMORAincantevole Ciudad del Románico dal fascino unico.

Zamora

In serata siamo arrivati a Burgos dove abbiamo pernottato all’Hotel Forum Evolución per una notte a 60 Euro in camera doppia. Bell’hotel in posizione strategica con parcheggio a 9 Euro al giorno. Abbiamo fatto un giro di ispezione per la città, ammirando la sua splendida cattedrale alla luce del tramonto. In apparenza moderata e tradizionalista, Burgos sembra riassumere in sè tutti gli stereotipi delle città della Spagna centro-settentrionale, con una serie di austeri edifici in pietra grigia, la sostanziosa cucina della meseta (pianura) e condizioni climatiche estreme. Nonostante questo Burgos merita di essere esplorata più a fondo. Il quartiere antico di Burgos, protetto da porte monumentali e con la cattedrale che si erge nella parte centrale, si distingue per l’austera eleganza.

Catedral de Burgos

Abbiamo dedicato la mattina del giorno seguente ad una visita più approfondita di questa meravigliosa città e prima di ripartire abbiamo fatto una breve visita a la Cartuja de Miraflores, monastero a circa 4 km da Burgos, scelto da Giovanni II come pantheon per sé e la moglie Isabella del Portogallo.  

Nel pomeriggio siamo partiti alla volta della nostra terza tappaLEON, che dista da Burgos circa 180 km e che abbiamo raggiunto in meno di due ore. Appena arrivati abbiamo visitato l’imponente cattedrale di Santa Maria de León e fatto un giro per la città.
León è una città meravigliosa, dove coesistono armoniosamente un patrimonio architettonico di straordinaria bellezza e un’irresistibile energia vitale. Il suo fiore all’occhiello è rappresentato dalla cattedrale, considerata una delle più belle di tutta la Spagna. Altro edifici degni di nota l’Antiguo Convento de San Marcos, che nel XII secolo era la sede principale dei cavalieri dell’Ordine di Santiago, monaci-soldati, protettori dei pellegrini sul cammino di Santiago. Tre secoli più tardi, con i re cattolici, Ferdinando ne ordinò la riedificazione di un monastero degno della potenza e delle ricchezze accumulate dai cavalieri durante la Reconquista. Oggi l’edificio è occupato per la maggior parte da un parador.

Sono cittadine con un centro storico non molto grande, che non richiedono pertanto di molto tempo per essere visitate.

A León abbiamo pernottato all’Hotel Infantas de León in camera doppia a 55 Euro a notte più 9 Euro di parcheggio.

Catedral Santa María de León
Direzione Oviedo

La mattina seguente siamo partiti per la nostra quarta tappa e dopo circa un’ora e mezza siamo arrivati a OVIEDO, dove ci aspettava il mio amico Lisardo, proprietario del bellissimo NAP Hotel, dove abbiamo pernottato per una notte.
Pur essendo Agosto, ad Oviedo abbiamo trovato un tempo davvero infame…pioggia tutto il giorno…ma non ci siamo persi d’animo e attrezzati di kway e ombrelli siamo partiti alla scoperta della città e delle sue sidrerie.

Riproduci video

Situata su un poggio, ai piedi del monte Naranco, nel cuore di un bacino verdeggiante, Oviedo, capitale delle Asturie, è una città dalla storia antica, che dietro ad un aspetto moderno nasconde intorno alla cattedrale un quartiere storico molto ben conservato, con numerose dimore signorili.

La mattina seguente siamo partiti per la nostra quinta tappaBILBAO

Bilbao dista circa 280 km da Oviedo e per raggiungerla abbiamo attraversato la costa asturiana e cantabrica, la cosiddetta Costa Verde, fermandoci lungo la strada in vari paesini o località degni di nota. Questo tratto di costa è un’alternanza di impervie scogliere, spiagge meravigliose e villaggi di pescatori. Nell’interno, incantevoli valli fluviali color smeraldo, costellate di paesini in pietra si inoltrano fino a raggiungere la Cordillera Cantábrica, la catena montuosa alta più di 2000 m che culmina nelle vette dei Picos de Europa.

 

Prima rapida sosta ad Avilés al Centro Niemeyer, un’opera maestosa dalle linee forti, geometriche e d’impatto, che lasciano improvvisamente spazio a cupole, spirali e vetrate che si fondono assieme, rendendolo unico ed irripetibile. 

Centro Niemeyer, Avilés

Ci siamo poi diretti a Cudilleroil villaggio di pescatori più pittoresco di tutta la costa asturiana. Cinto da colline scoscese, il borgo dispone le sue case ad anfiteatro fino al mare verso un porticciolo nascosto in una stretta insenatura. Le facciate dipinte, addossate l’una all’altra, formano un mosaico di colori vividi. Non ci sono vie in questo borgo, soltanto scale o gradini che scendono lungo casette che, con i loro minuscoli giardini terrazzati, sembrano quelle delle bambole. 

Nei pressi del faro si apre un’ampia vista su Cabo Vidio austera parte della costa che offre un panorama spettacolare.

Proseguendo lungo la strada costiera una strada attraverso la landa conduce verso il punto più settentrionale delle Asturie, Cabo de Peñas: dallo sperone roccioso, dominato da un faro e prolungato da una grande roccia, si ha una bellissima vista a 180 gradi da un lato e dall’altro della costa. 

Lasciata Cudillero, sulla strada verso la nostra tappa successiva, abbiamo fatto una breve sosta a Playa de Gulpiyuri curiosi di vedere la spiaggia più piccola del mondo! Per la sua esclusività si è guadagnata il titolo di Monumento Naturale, a oltre 100 metri di distanza dal mare, le sue acque giungono tramite tunnel sotterranei direttamente dalla Baia di Biscay. Questa splendida spiaggia è lunga soltanto 40 metri ed essendo nascosta, non è facile da trovare, ma rimane un luogo imperdibile almeno per soddisfare la curiosità di vederla….perché poi detto tra noi, non è proprio quell’angolo di paradiso che molti la definiscono…ma giudicate voi 

Ripartiti da Gulpiyuri ci siamo diretti a Llanesun porticciolo per la pesca delle aragoste e una tranquilla stazione balneare, anticamente fortificata davvero pittoresca. 

Da Llanes siamo ripartiti alla volta di Comillas in Cantabria, che oltre a una bella spiaggia dorata e a un piccolo porto di pesca, vanta un grazioso centro storico dalle stradine acciottolate e colline coronate da alcuni tra gli edifici più originali della Cantabria. 

 

Ormai si era fatta sera e ne abbiamo approfittato per cenare prima di rimetterci in marcia verso Santillana del Mar, dove abbiamo pernottato all’Hotel Los Angeles a 70 Euro per camera doppia con colazione e posto auto inclusi. Si dice che Santillana sia la città delle tre bugie, in quanto non è né santa (santi) né piana (llana), né sul mare (del mar)! Il nostro hotel sembrava piuttosto un hotel di montagna!

Questo gioiello medievale è così ben conservato che sembra quasi il set di un film, ma tra le sue strade acciottolate e i deliziosi edifici in pietra e mattoni, attraverso i quali si può leggere la storia secolare del paese, vivono persone reali che si tramandano le abitazioni di generazione in generazione. 


La mattina seguente, dopo una rapida visita di Santillana, abbiamo ripreso il nostro cammino in direzione SANTANDERIl capoluogo della Cantabria, con le sue animate vie di negozi, i vivaci bar e ristoranti, le belle spiagge e qualche museo e monumento, pur non essendo una meta particolarmente attraente è comunque un luogo piacevole dove trascorrere qualche ora. All’estremità orientale della baia si estende il parco della Península de la Magdalena. A nord della penisola si trova la Playa del Sardinero, la spiaggia principale, affacciata sul mare aperto. 

Ripartiti da Santander finalmente abbiamo raggiunto BILBAO, cuore pulsante dei misteriosi Paesi Baschi.
Una sola parola: Guggenheim. Lo straordinario edificio concepito da Frank O. Gehry, è il simbolo di una città che è riuscita in pochi anni a ribaltare totalmente la sua immagine, facendo dimenticare il suo passato di città industriale priva di fascino. Bilbao è davvero sorprendente, devo ammetterlo, all’inizio l’idea di visitarla non mi attirava molto, ma mi sono dovuta ricredere. E’ una città incredibile che ha saputo reinventarsi e svecchiarsi della sua immagine in modo davvero unico.
Abbiamo pernottato due notti all’hotel IBIS Bilbao Centro a 70 Euro in camera doppia con colazione inclusa e 10 Euro a notte di posto auto. 

Museo Guggenheim, Bilbao

La tappa successiva a Bilbao è stata la poliedrica SAN SEBASTIAN Donostia in lingua basca, a circa un centinaio di km da Bilbao. Si dice sia impossibile posare lo sguardo su San Sebastián e non innamorarsene perdutamente, giudicherete voi stessi!
D’estate la sua principale attrattiva è costituita dalla vita di spiaggia. Per ubicazione, aspetto e atmosfera, Playa de la Concha è all’altezza delle più belle spiagge delle città europee. Poi c’è Playa de Gros (chiamata anche Playa de la Zurriola) frequentata da surfisti e amanti della tintarella.

E, mentre al tramonto il sole cala su un’altra torrida giornata estiva, seduti davanti a un drink e a un pittoresco piatto di pintxos vi renderete conto che anche voi avete perso la testa per la seducente San Sebastián. 

Pintxos a San Sebastián!

Dopo esserci rifocillati dalle fatiche della giornata con una succulenta cena a base di pintxos di ogni tipo, siamo ripartiti in direzione PAMPLONAo Iruña in lingua basca, che dista 80 km da Bilbao.
Capitale della Navarra, Pamplona è una città tutta dedita alle feste, basta pensare alle corse dei tori e alle corride per le celebrazioni di San Firmín.
Tappa del Camino di Santiago de Compostela è anche una città di cultura e tradizione. Circondato da mura, il centro storico conserva l’aspetto di città fortificata con le sue case colorate schierate nei vicoli medievali intorno alla cattedrale.

A Pamplona abbiamo pernottato per una notte all’Hotel Leyrs  (55 Euro in camera doppia con colazione inclusa).

Nel pomeriggio siamo ripartiti per la nostra ultima tappa: ZARAGOZA in Aragona, a circa 170 km da Pamplona.
Zaragoza è una città elegante, vivace e affascinante situata sulle sponde del possente Río Ebro. I dinamici abitanti di questa splendida città costituiscono oltre la metà della popolazione dell’Aragona e conducono un’esistenza piuttosto frenetica, anche grazie alla presenza di un gran numero di tapas bar molto accoglienti concentrati nella zona chiamata El Tubo e di un’effervescente vita notturna. 


Zaragoza non è solo una città innamorata della bella vita, ma offre anche numerose attrattive di grande interesse storico, retaggio delle civiltà, che hanno lasciato un segno indelebile nell’anima spagnola. Il centro storico è ricco di una storia bimillenaria e la piazza principale, dominata dalle torri e dalle cupole della basilica de Pilar, valgono il viaggio.
Abbiamo pernottato al Melià Zaragoza per due notti a 57 Euro per camera doppia. 

Dopo la nostra visita di Zaragoza siamo ripartiti poi per affrontare l’ultimo tragitto del nostro itinerario, forse il più lungo, ovvero i 320 km che ci avrebbero riportato all’aeroporto di Madrid per riprendere l’aereo di ritorno in Italia delle 19.50.

Un viaggio emozionante, ricco di una moltitudine di paesaggi, culture, colori e sapori estremamente diversi tra loro e da quelli delle mete più battute, ma altrettanto bellissimi e carichi di tesori inestimabili.

Se cerchi qualche informazione in più, se ti serve qualche consiglio o se vuoi che costruiamo assieme il tuo itinerario personalizzato non devi fare altro che contattarmi e sarò felicissima di aiutarti!

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