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Natale a Vienna – Giorno 1

Siamo atterrati all’aeroporto di Vienna alle 8.40 come da programma (con il nostro volo in partenza alle 7.25 da Venezia). Con il CAT (City Airport Train), che consiglio vivamente poiché offre davvero un ottimo servizio a costi moderati, in 15 minuti siamo arrivati ​​alla stazione ferroviaria di Mitte e da lì abbiamo preso la metropolitana per Schweden Platz (solo a una fermata). Il nostro hotel (hotel a 4 stelle, tariffa doppia per notte 60 euro: colpo fortunato durante le vacanze di Natale!), era a 10 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana ed è stato abbastanza facile raggiungerlo. Abbiamo fatto il check-in, lasciato i bagagli in deposito ed eccoci pronti per esplorare la città.  Il nostro programma del giorno includeva una visita al KHM (Kunsthistorisches Museum) ma con un sole splendido come quello che la giornata ci regalava per passare l’intera giornata in un museo non ci suonava molto saggio… a parte il fatto che le previsioni del tempo prevedevano pioggia per il giorno successivo!
Abbiamo quindi leggermente modificato il nostro programma e posticipato la nostra visita al KHM al giorno successivo. Siamo tornati alla stazione della metropolitana Schweden Platz e abbiamo preso il treno per Karls Platz. Abbiamo perso la nostra fermata e siamo scesi alla successiva chiamato Kettenbrückeng, abbiamo deciso di dare un’occhiata fuori dalla stazione della metropolitana e ci siamo trovati in una bella piazza con molti stand. Era il Naschmarkt, il mercato più noto di Vienna con le sue 120 bancarelle e ristoranti e il mercatino delle pulci del sabato! È stato davvero un colpo di fortuna scendere lì lì soprattutto quando guardando alla nostra sinistra ci siamo resi conto di essere proprio di fronte a uno dei luoghi imperdibili del nostro programma, i due edifici Jugendstil progettati da Otto Wagner nel 1899: la Casa dei Medaglioni con i suoi stucchi dorati scintillanti alla luce del sole e la Casa delle Maioliche completamente ricoperta da piastrelle colorate.

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Casa delle Maioliche e Casa dei MedaglioniPalazzina della Secessione

Dopo esserci concessi un bel krapfen gonfio in uno degli stand, eravamo pronti a riprendere il cammino verso la nostra destinazione originale: Karls Platz, con una sosta al Palazzina della Secessione, edificio cubico bianco con la sua cupola fatta di 3000 foglie di alloro dorate, progettato dall’architetto Joseph Maria Olbrich nel 1897 come manifesto del movimento secessionista.
Lungo la strada ci siamo fermati al Café Sperl, un autentico e antico caffè viennese, con soffitti alti e i tavolini posizionati davanti alle finestre. Un grande spazio con due tavoli da biliardo e un’ampia selezione di giornali ognuno rilegato come una volta con una fustella in legno, e tutti disposti ordinatamente su un tavolo centrale. L’atmosfera che si respira è davvero d’altri tempi.

CaféSperlIMG_4661IMG_4662

Finalmente abbiamo raggiunto la nostra destinazione: Karls Platz. La grande piazza di fronte a KarlsKirche durante le festività natalizie ospita uno dei tanti mercatini di Natale a Vienna. Gli aromi di frutta candita e altre prelibatezze come il punch natalizio e le castagne arrostite, che si diffondono tra le piccole bancarelle in legno  in pieno spirito natalizio hanno davvero un  potere magico e riportano alla mente Hansel e Gretel.
La grande piazza è prende il nome dalla magnifica Karlskirche barocca. La chiesa fu commissionata nel 1713 dall’imperatore Carlo VI e dedicata a San Carlo Borromeo per aver salvato la città dalla peste nera.
La chiesa fu costruita tra il 1716 e il 1737 su progetto di Johann Bernhard Fischer von Erlach, che fu chiaramente influenzato dal suo viaggio a Roma. Combina sorprendentemente elementi architettonici dell’antica Grecia, dell’antica Roma e del barocco viennese contemporaneo. L’effetto visivo è veramente spettacolare!

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Karlskirche


La cupola di rame verde si erge a 236 piedi di altezza, diventando un importante punto di riferimento sullo skyline viennese. Certamente la caratteristica più sorprendente della chiesa sono le grandi colonne della facciata, progettate a imitazione diretta della Colonna Traiana a Roma con in cima una struttura a forma di minareto. All’interno della chiesa è possibile raggiungere la cima della cupola con un ascensore, che era stato originariamente installato per i lavori di restauro dei dipinti della chiesa, ma che ora è utilizzato anche per permettere ai visitatori di osservare i dipinti a distanza ravvicinata. Una opportunità unica poter vedere da vicino quelle grandi opere d’arte! Gli affreschi della volta raffigurano San Carlo Borromeo che implora la Santissima Trinità di porre fine alla pestilenza abbattutasi su Vienna.

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Karlskirche, Interno

Un’altra cosa da non perdere a Karlsplatz è la coppia di padiglioni creata nel 1898-1899 da Otto Wagner, che fungevano da ingressi alla Stadtbahn, l’antica versione della rete metropolitana di Vienna.
Il delicato design dei padiglioni doveva essere in armonia con la vicina Karlskirche. Le lastre di marmo in una cornice di ferro battuto dipinte di verde sono decorate con girasoli color oro e rifiniture dorate. Uno dei padiglioni è ora un caffè e l’altro ospita un’esposizione di opere di Otto Wagner, ma è aperto solo da aprile a ottobre.

IMG_4737Padiglioni Otto Wagner

Dopo una breve sosta di fronte al Straatsoper, uno dei teatri più famosi al mondo, abbiamo attraversato Opernring (viale circolare che ricalca il tracciato delle mura medioevali che circondavano il centro storico di Vienna) e abbiamo raggiunto il Burggarten, il giardino privato dell’imperatore Francesco Giuseppe e probabilmente il parco più antico della Ringstrasse. Attraverso la Porta Svizzera siamo entrati nel magnifico complesso del Palazzo di Hofburg, il più grande palazzo d’Europa con una superficie totale di 240,00 mq, 18 ali e 19 cortili. Nel corso del tempo l’Hofburg si sviluppò in un complesso di ali individuali e piccole cittadelle a quattro quadrati con una complessa rete di passaggi e scale segrete. Ogni volta che un sovrano asburgico saliva al trono, i passaggi segreti del suo predecessore venivano chiusi e ne venivano costruiti di nuovi. Ad oggi, circa 30 di questi percorsi segreti sono stati scoperti nel corso di costanti lavori di manutenzione e costruzione. Dal 1279 al 1918, il palazzo di Hofburg fu il centro della Casa degli Asburgo, la dinastia che includeva gli imperatori del Sacro Romano Impero. Il palazzo è attualmente la residenza ufficiale del presidente dell’Austria e ospita numerosi musei, la scuola di equitazione spagnola e i suoi famosi stalloni lipizzani, chiese, la biblioteca nazionale e un centro congressi. Ci vorrebbe un intera giornata, per visitare questi grandi e magnifici edifici e giardini, ma non avendo moltissimo tempo a disposizione abbiamo preferito optare per altre mete.
Vi dirò solo che nel 2004 ho avuto la fortuna di partecipare ad una conferenza all’Hofburg e l’occasione davvero unica di visitarla privatamente senza turisti e persino di cenare in una delle sue spettacolari sale. Vi lascio qui un paio di scatti della nostra cena di gala.

Hofburg, Vienna – Gala Dinner CIOR Summer Congress 2004

Attraversando la piazza In der Burg e siamo usciti in Heldenplatz (Piazza degli Eroi) un’enorme piazza con le statue equestri di due eroi militari austriaci, il Principe Eugenio di Savoia e l’arciduca Carlo sui due lati dell’ingresso principale dell’Hofburg. La piazza è magnifica, con il Nuovo Hofburg (l’ultima ala del complesso e la più maestosa costruita nel 1914) che si erge sul lato sinistro. Ritrovarsi in mezzo a quella piazza, alle porte del Palazzo dove hanno vissuto e regnato gli imperatori più famosi della nostra storia, ti fa sentire così piccolo rispetto alla grandiosità dell’Impero asburgico che si respira ancora tutto intorno.

Da Heldenplatz siamo ritornati all’entrata opposta del complesso in Michaeler Platz, con una sosta a Josefs Platz per visitare Augustiner Kirche, la chiesa imperiale dove si tenevano la maggior parte dei matrimoni asburgici.
Da Michaeler Platz passando per Herren Gasse siamo arrivati a Freyung, una bella piazza triangolare che ospita un altro bel mercatino di Natale con un’atmosfera un po ‘più tranquilla e meno turistica. Dopo esserci riscaldati un po’ con un gulasch strepitoso in una delle bancarelle, siamo passati all’Am Hof, una delle piazze più antiche di Vienna con un altro mercatino di Natale, dove abbiamo bighellonato un po’ curiosando tra le diverse bancarelle.

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Weihnachtsmarkt Am Hof

Dopo una breve visita ad Am Hof ​​Kirche siamo tornati a Herren Gasse e ci siamo fermati al Café Central (un tradizionale caffè viennese e luogo di incontro chiave della scena intellettuale viennese) per una pausa rilassante.
Dopo un tè caldo rigenerante eravamo pronti per proseguire verso la nostra prossima destinazione: il Rathaus (Municipio), l’edificio gotico rinascimentale che è il simbolo della città di Vienna. Tra il Rathaus e il Burgtheater, nel periodo Natalizio si trova il Wiener Christkindlmarkt che è di gran lunga il più grande e probabilmente il più noto mercatino di Natale di Vienna. I circa 150 stand espongono pensieri natalizi di ogni tipo, decorazioni, dolci e bevande calde. Gli alberi del parco del Rathaus sono decorati a festa e la Rathausplatz diventa una sfavillante atmosfera fiabesca. È davvero un momento imperdibile per gli appassionati dei mercatini e per coloro che amano lo spirito natalizio. L’ambientazione unica conferisce a questo mercato un fascino tutto suo e i deliziosi aromi e profumi che si spargono nell’aria immergono i visitatori in un atmosfera indimenticabile.
Abbiamo assaggiato uno dei diversi tipi di Pounsch da una delle bancarelle, ho provato il Bailley Pounsch (con crema Bailey), buonoooooooo !! Ragazzi se mi ha riscaldato! Perfetto in inverno per sopportare le basse temperature!

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Rathaus Wiener Christkindlmarkt

Usciti dalla folla e ci siamo diretti verso Spittelberg, un quartiere molto carino con molti bei ristoranti tipici. Lingo la strada siamo passati davanti al magnifico edificio del Parlamento modellato sul famoso tempio sull’Acropoli di Atene con la statua della dea Atena che domina la scena.

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Parlamento

Abbiamo attraversato il quartiere dei musei e ci siamo inoltrati attraverso le stradine di Spittelberg, dove ci siamo goduti una grande e favolosa Wiener Schnitzel (bistecca di vitello fritta nel burro con farina e uovo) in un locale molto carino, Gasthaus Am Spittelberg che vi consiglio davvero.

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Ultimo mercatino della giornata, quello di Spiettelberg, disseminato nelle idilliache strade dell’era Biedermeier, si concentra sull’artigianato tradizionale in un ambiente unico. Le bancarelle del mercato si trovano lungo le strette stradine del quartiere e i cortili, intervallati da caffè e piccoli bar – si respira un’atmosfera eccezionale!

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